1941, 12 gennaio, domenica. Su Catania, poco dopo le 21, volano numerose formazioni di bombardieri Wellington IC del 148 Sqn che, decollati da Luqa (Malta), stanno per dare inizio ad un raid impressionante. Per ben otto volte consecutive infatti gli aerei sorvolano, a ondate successive ed a bassa quota, la parte meridionale della città contigua all'aeroporto di Fontanarossa e l'aeroporto stesso, obiettivo dell'incursione, dove vengono colpiti gli hangars, le attrezzature aeroportuali, quattro Ju88A-4 del II/LG1 e due aerei italiani. Ma gli attaccanti pagano a caro prezzo l'incursione subendo l'abbattimento di due bombardieri ad opera della contraerea. Un Wellington si incendia e precipita al suolo in prossimità della Plaja (la spiaggia sabbiosa a sud di Catania). Tutti morti i cinque membri dell'equipaggio, rimasti all'interno del velivolo; essi sono: P/O G.K. Noble, P/O J. Stidolph, Sgt R.C. Verran, Sgt J.I. Wilson e Sgt S.V. Hearfield, tutti sepolti al British War Cemetery di Catania. L'altro velivolo raggiunto dalla contraerea precipita in mare a circa 140 miglia a sud di Catania. L'equipaggio viene tratto in salvo dal trawler HM "Jade" e dalla lancia di salvataggio HSL107, ma due uomini muoiono per le gravi ferite riportate (Sgt G.C. Hall e Sgt J. Reardon, sepolti a Malta).

tratto da "La Guerra Aerea in Sicilia" di G. Schilirò, pagina 52